SERIE C GOLD

 

Fabiani Formia 77 - APDB Romana 68

Parziali: 17-7 / 17-22 / 27-18 / 16-21
Fabiani Formia: Viscusi n.e., Rotundo 4, De Angelis 0, Vani n.e., Ciman 15, Matchavariani 3, Tucker 32, La Mura 10, Di Mambro n.e., Capasso 6, Picarazzi 7; Coach: Fabbri
APDB Romana: Albero 8, Savoca 0, Pierucci 8, Rosso 6, Rosati 7, Lombardi 5, Provenzani 2, Pucci 8, Ciancaglini 15, Bayehe 0, Cassar 9, Pierantoni 0; Coach: Tizi

Continua a risalire la classifica la Fabiani Formia, nonostante una prestazione non brillantissima i pontini superano anche l'APDB Romana, incassando così la 2ª vittoria consecutiva. Come anticipato non è stata certamente la miglior partita stagionale della Fabiani, che pure era partita fortissimo in questo match, volando sul 15-2 grazie ai canestri di Ciman e di uno scatenato Tucker (doppia doppia da 32+12). Passato lo shock iniziale però gli ospiti hanno man mano preso confidenza con il campo, Pucci e soprattutto Cassar (peccato per i falli) hanno fatto vedere cose interessanti sul parquet, con l'APDB che si rimette in scia degli avversari anche grazie alla zona 1-3-1. Dopo il 17-7 della prima frazione infatti i romani sono riusciti a recuperare ulteriormente terreno, tornando negli spogliatoi sul -5 (34-29), complici le difficoltà al tiro incontrate da Rotundo (0 punti nei primi 20' minuti) e La Mura. Ad inizio ripresa però riprendono a macinare gioco i ragazzi di Fabbri, il solito Tucker riporta in doppia cifra il vantaggio della Fabiani, cui manca tuttavia il colpo del definitivo k.o. Non a caso la partita resta aperta fino alle battute conclusive (72-68 a 30" secondi dal termine), anche perché Albero e capitan Ciancaglini non mollano di un centimetro, costringendo Formia agli straordinari. Tucker però è inarrestabile nel momento del bisogno, con la Fabiani che si prende quindi 2 punti importanti per la classifica, che le permettono di intravedere nuovamente i primi posti in graduatoria. In crescita invece l'APDB Romana, che, ancora una volta, ha pagato a caro prezzo una partenza semplicemente da incubo.

Emanuele Bellizzi